Ieri sera stavo pensando una cosa, ma avevo troppo sonno e caldo per scriverla in quel momento, così lo faccio ora prima di chiudermi in un'auletta umida a studiare...
Sono quasi due anni che soggiorno qui a Roma e ormai ne ho assorbito tempi, modi, pensieri e sregolatezze tipiche della capitale. Questo è assolutamente normale, come è ovvio che abbia acquisito quel tipico accento bastardo che fa ridere ancora un sacco di persone.
Quello che mi ha sconvolto ieri sera come un mazzata sulla schiena da una bambina di dieci anni è di non ricordare la mia precedente vita "veneta". Ho dimenticato sensazioni, odori, suoni... come se non fossi mai passato da quelle parti. Non riesco a immaginarmi a casa a guardare la televisione oppure in camera mia davanti al computer. Sono sfumati i ricordi delle ore interminabili passate all'università a cercare di capire almeno una pagina al giorno del libro che avevo davanti o i momenti di relax in campagna a guardare il nulla disteso in mezzo al verde di un campo appena rasato. Oppure la fase di preparazione per andare a lavoro comprese le ore interminabili in coda sulla tangenziale che mi portava in quel luogo di pazzi

I seem to recognize your face
Haunting, familiar, yet I can't seem to place it

La mia mente ha dimenticato volti, voci, gli occhi delle persone che hanno passato così tanto tempo con me da diventare insostituibili come l'aria. Il mio compagno di sventure all'università, i miei colleghi di lavoro con i quali mi divertivo a deridere i clienti imbecilli, la mia ex che mi aspettava a casa con un bel piatto di pasta seguito da un comodo divano dove guardare la televisione abbracciati.
Per quanto abbia odiato quei luoghi nell'ultimo periodo della mia vita non credo che tutte queste immagini si meritino di essere dimenticate o rimosse dalla mia mente anche perché sono colpevoli di avermi plasmato nella persone che sono ora... nel bene e nel male...

Hearts and thoughts they fade...

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